Linee di ricerca

L’attività di ricerca è impostata con uno stretto rapporto tra attività sperimentale e attività clinica; nei laboratori opera sia personale dedicato esclusivamente alla ricerca, sia personale dedicato anche alla clinica; specularmente gli spazi dedicati alla ricerca non si limitano ai laboratori, ma coinvolgono anche le strutture cliniche.

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Alcuni progetti di ricerca sono trasversali a due o più linee di ricerca e possono coinvolgere apparecchiature e spazi di laboratori diversi.
L’organizzazione generale dell’area prevede 4 linee di ricerca:

  1. Tecnologie innovative in riabilitazione
  2. Neurofisiologia in riabilitazione
  3. Clinica Neuroriabilitativa
  4. Riabilitazione neuropsicologica

Le attività si svolgono in 6 Laboratori: Robotica e Meccatronica, Cinematica, Neurofisiologia, Neurobiologia e Neurofarmacologia, Teleriabilitazione, Neuropsicologia.

Ai laboratori é collegato il servizio di Neurorehabilitation Engineering.

TECNOLOGIE INNOVATIVE IN RIABILITAZIONE

Referente: Loris Pignolo Qualifica: Ingegnere

Descrizione Linea di Ricerca

La tecnologia, l’estensione delle capacità biologiche umane per mezzo di artefatti sia tangibili sia non tangibili, è un fenomeno schiettamente umano che amplia le facoltà dei nostri muscoli, dei nostri sensi, o del cervello stesso, permettendoci di modificare progressivamente i processi biologici che regolano il funzionamento del nostro corpo ed inducono un’inter-dipendenza ambiente/persona che determina una progressiva evoluzione biologica, ambientale, sociale.

Con questa linea ci si propone di studiare le migliori modalità per l’utilizzo di tecnologie innovative in riabilitazione, sia per valutare i deficit neurologici con misure quantitative, sia per aumentare l’efficacia del trattamento riabilitativo. Gli ambiti di studio sono: impiego della robotica in neuro riabilitazione; verifica dell’azione/interazione uomo/tecnologia con i meccanismi di feedback; definizione e realizzazione di procedure terapeutiche razionali, ottimizzate, sostenibili, individualizzate ai fini riabilitativi; impiego delle tecniche di priming, mirate al rafforzamento della plasticità del SNC; studio dei meccanismi di attivazione muscolare.

Obiettivi Linea di Ricerca

Promozione, ideazione, prototipizzazione, sviluppo, verifica clinica, di dispositivi tecnologici, robotici e non, ai fini di migliorare le possibilità diagnostiche e terapeutiche delle tecniche riabilitative nelle malattie del SNC.
In particolare, i progetti di ricerca saranno rivolti alla realizzazione e verifica clinica di dispositivi medici, anche in forma prototipale, in grado di migliorare la caratterizzazione fisiopatologica, la prognosi e l’outcome dei pazienti con malattie del SNC (e.g. ictus, trauma cranio-encefalico, sclerosi multipla, malattia di Parkinson). Particolare attenzione verrà rivolta ad applicazioni per il recupero della funzione motoria.

Indicatore/i linea di ricerca

Aver sviluppato un sistema robotico/ sensorizzato per il recupero della mano e/o dell’arto superiore. Aver concluso almeno un studio controllato di verifica di efficacia per tali sistemi.

Principali risultati o attività in corso

I Principali risultati ottenuti nell’ambito della presente linea riguardano la realizzazione e l’applicazione, in pazienti con esiti di lesione neurologica, di sistemi “meccatronici” (integrazione di meccanica, elettronica ed informatica), che consentono di integrare il lavoro della fisioterapia tradizionale con i vantaggi che questi sistemi offrono: la ripetitività del movimento sempre uguale in velocità forza e range di movimento, la specificità, l’interazione con un monitor per aumentare il feedback propriocettivo nello svolgimento delle sedute riabilitative, la possibilità di valutare quantitativamente la percentuale di recupero, l’ottimizzazione delle risorse.

I sistemi realizzati sono tutti coperti da brevetto internazionale ed i più importanti sono Aramis, Copernicus, Intellibed, già descritti nella parte introduttiva.

Tutti i dispositivi realizzati ed utilizzati sui pazienti si basano background neurofisiopatologico e rispecchiano i principi della neurofisiopatologia e l’esperienza della neuroriabilitazione maturata nel corso degli anni. Inoltre sono stati acquisiti dispositivi meccatronici di terze parti per il recupero della mano e per la deambulazione su treadmill. In particolare, tramite il sistema Amadeo fornito dalla TyroMotion, si completa la riabilitazione dell’arto superiore effettuata con Aramis anche con il trattamento di mano e dita; con il sistema Geo fornito dalla RehaTechnology è possibile effettuare una riabilitazione degli arti inferiori in piena sicurezza.

Lo sviluppo e l’applicazione dei sistemi robotizzati dedicati alla neuroriabilitazione dei pazienti con esiti di lesione neurologica mira a soddisfare tutte le esigenze richieste dall’iter riabilitativo, sin dalla fase acuta in una stroke unit, via via per tutto il percorso riabilitativo, fino al proseguimento del training a domicilio. Infatti nell’ambito di questa linea è vivo l’interesse verso l’utilizzo di sistemi per la teleriabilitazione a domicilio ottenuto con il sistema fornito da Khymeia.

Il paziente quando è degente nella struttura riabilitativa svolge gli esercizi neuromotori, cognitivi e logopedici attraverso il sistema VRRS presente in struttura mentre, una volta rientrato a domicilio, continuerà a svolgere i medesimi esercizi tramite un dispositivo domiciliare collegato in video e tele assistenza con il terapista in clinica. Questo sistema che integra i dispositivi tecnologici con le terapie tradizionali, prevede di sfruttare al massimo le potenzialità della robotica e non limitare o integrare il lavoro del terapista che assume un ben più differenziato ruolo in quanto può elaborare il progetto riabilitativo personalizzato a seconda dell’evoluzione clinica.

Nell’ambito di questa linea sono in corso diverse attività con i relativi progetti sperimentali approvati dal Comitato Etico di riferimento e nel caso dei dispositivi meccatronici approvati anche dal Ministero della Salute; in particolare le attività in corso riguardano uno studio RCT in pazienti post ictus per la valutazione del recupero funzionale dell’arto superiore con dispositivo robotico, uno studio RCT con valutazione Elettromiografica dei trattamenti con con dispositivo robotico; uno studio sulla fattibilità dell’uso di Intellibed in una Stroke Unit in collaborazione con la Stroke Unit dell’Ospedale Jazzolino di Vibo Valentia dove il letto è in sperimentazione; uno studio RCT sulla fattibilità dell’uso di Copernicus e sull’efficacia clinica per il recupero precoce della deambulazione; uno studio sulla fattibilità ed analisi del rapporto costi/benefici di un trattamento multidominio di tele-neuroriabilitazione in pazienti con patologie neurologiche.

NEUROFISIOLOGIA IN NEURORIABILITAZIONE

Referente: Paolo Tonin  Qualifica:Medico

Descrizione Linea di Ricerca

Questa linea, mediante apparecchiature sia di registrazione, sia di stimolazione, ha il compito di verificare strumentalmente l’efficacia delle metodiche riabilitative utilizzate; di testare nuovi metodi strumentali di stimolazione per favorire il recupero; di comprendere meglio alcuni ambiti, come il ruolo del sistema autonomico per l’outcome dei pazienti con esiti di gravi cerebrolesioni, ancora poco studiati in neuroriabilitazione.

Obiettivi Linea di Ricerca

  • Arricchimento delle conoscenze disponibili su problemi cruciali della riabilitazione, quali la fatica, la spasticità, il controllo del movimento e l’equilibrio, per meglio definire i trattamenti nelle patologie neurologiche post-acute e croniche;
  • Raggiungimento di nuove conoscenze sugli squilibri del sistema autonomico e loro traslazione clinica per il trattamento riabilitativo dei pazienti con esiti di gravi cerebrolesioni;
  • Studio dell’efficacia dei trattamenti di neuromodulazione, nell’ambito del recupero di patologie gravissime, quali le gravi cerebrolesioni acquisite.

Indicatore/i linea di ricerca

Aver introdotto in clinica lo studio del sistema autonomico per caratterizzare i pazienti aresponsivi dopo grave cerebrolesione acquisita.

Principali risultati o attività in corso

  1. Sistema autonomico. Nell’Istituto S. Anna, questo ambito di ricerca è attivo già da diverso tempo. Ad oggi sono state osservate e pubblicate relazioni tra stimolazioni e variazioni del Sistema Nervoso Autonomo(SNA) tramite l’analisi della variabilità cardiaca (HRV) nelle sue componenti temporali, di frequenza e non-lineari. In particolare sono state studiate le differenze tra pazienti aresponsivi e in stato di minima coscienza, e correlazioni tra sistema autonomico e recupero di coscienza. È inoltre oggetto di studio, con relative pubblicazioni, il Central Autonomic Network (CAN) (sistema che descrive la reciproca influenza presente tra cuore e cervello) come modello utile a definire e spiegare i gravi disordini di coscienza anche tramite l’analisi della variabilità cardiaca. A tal fine è stato realizzato e implementato un sistema di analisi del SNA tramite un sistema di device che registrano e correlano le variazioni dei segnali biometrici dei pazienti (frequenza e variabilità cardiaca, respirazione, temperatura e postura) con la variazione di dati ambientali in continuo (h24). Un primo lavoro sulla correlazione tra variabilità ambientale e variabilità cardiaca è gia stato sottomesso per una pubblicazione.
    Le attività in corso riguardano :

    • Studio dell’HRV correlato ai parametri ambientali finalizzata allo studio dei ritmi circadiani in pazienti con grave disordine di coscienza;
    • Studio dell’HRV h24 per la correlazioni con sindromi disautonomiche;
    • Studio del SNA e correlazione con analisi nel sistema neuroendocrino ed indagini proteomiche;
    • Studio della stimolazione visiva, in pazienti con gravi disordini di coscienza, con immagini classificate come emotivamente significative tramite indagini elettroencefalografiche e dell’HRV;
    • Analisi dei risultati ottenuti sull’apprendimento nocicettivo secondo schema di apprendimento classico, in pazienti aresponsivi, tramite Galvanic Skin Response e potenziali aspetti predittivi riguardanti il recupero della coscienza;


  2. Gait Analysis. Il laboratorio dell’analisi del movimento e elettrofisiologia si occupa di valutare l’attività cinematica, dinamica ed elettromiografia di superficie dei soggetti sottoposti ad analisi del Cammino, Attività degli arti superiori (Reaching and Pointing) e Stabilità e Movimenti del Tronco. Lo scopo di tali valutazioni è quello di offrire un supporto ai terapisti ed ai medici al fine di personalizzare i progetti riabilitativi dei pazienti integrando le normali valutazioni dei risultati delle terapie stesse, sia in pazienti ortopedici che neurologici. In particolare i dati di Gait Analysis vanno utilizzati per la valutazione degli effetti della riabilitazione neuromotoria, confrontando la terapia convenzionale con quella coadiuvata con strumentazione ed apparati a tecnologia innovativa. Nello specifico, il sistema di Gait Analysis è attualmente utilizzato nei seguenti protocolli di studio:
    -per i protocolli che prevedono l’uso di alcune apparecchiature innovative per il trattamento dell’arto superiore (Aramis, Pablo, Amadeo)
    -per il protocollo di studio sul controllo del tronco, utilizzando il sistema meccatronico Copernico

  3. Stimolazione cerebrale. Questo ambito di studio è stato attivato solo recentemente nell’Istituto Sant’Anna. E’ stato avviato un progetto di ricerca, in collaborazione con l’Università di Liegi in Belgio per studiare le potenzialità cliniche e le modalità di applicazione della tDCS nei pazienti aresponsivi con esiti di grave cerebrolesione acquisità.

CLINICA NEURORIABILITATIVA

Referente: Lucia Lucca Qualifica: Medico

Descrizione Linea di Ricerca

Questa linea di ricerca ha lo scopo di verificare la traslazionalità e l’efficacia di approcci riabilitativi innovativi applicati all’attività clinica quotidiana e di fornire indicazioni su aspetti ancora poco studiati in riabilitazione (come l’attività simpatica parossistica nei pazienti con GCA), o poco noti (come la neuroriabilitazione in alcune malattie rare), o poco diffusi nella quotidianità clinica (come la riabilitazione della disfagia nei pazienti con lesione neurologica).

Obiettivi Linea di Ricerca

Individuare diversi profili di evoluzione dei pazienti accolti in strutture di neuroriabilitazione per supportare la prognosi e l’ottimizzazione dei percorsi clinico-assistenziali.

Partecipazione a studi multicentricentrici e survey promossi nell’ambito della sezione GCA della Società SIRN.

Indicatore/i linea di ricerca

  • Raccolta sistematica di indicatori clinici e di campioni ematochimici in pazienti con disordini di coscienza di diversa eziologia;
  • Utilizzo di strumenti di misura clinici (scale) considerati gold-standard secondo la letteratura scientifica;
  • Raccolta dati di follow-up per valutare l’evoluzione nel medio-lungo termine (> 12 mesi dall’evento) di pazienti con esiti di GCA di diversa gravità.

Principali risultati o attività in corso

  1. Promozione da parte di Istituto S. Anna di uno Studio prospettico multicentrico per valutare l’incidenza dell’Iperattività Simpatica Parossistica con criteri diagnostici condivisi a livello internazionale. Oltre all’Istituto S. Anna promotore, hanno aderito 8 Centri italiani, distributi su tutto il territorio nazionale. Finita raccolta dati di 152 pazienti all’ingresso e a 4 mesi dall’evento; la raccolta dati si concluderà entro il 15 settembre 2019.

  2. Partecipazione allo studio multicentrico nazionale promosso Ist. Maugeri di Telese Terme: L’effetto delle complicanze cliniche sull’evoluzione a breve e lungo termine dei disordini della coscienza da Grave cerebrolesione Acquisita. Terminata la raccolta dati a 24 mesi (maggio 2019);

  3. Adesione a: “Studio longitudinale multicentrico dei livelli sierici della catena leggera dei neurofilamenti in pazienti con disordini della coscienza e collelazione con l’outcome” promosso da Fondazione G. Giglio di Cefalù (PA). Raccolta dati iniziata aprile 2019;

  4. Partecipazione a gruppo di Lavoro sui fattori prognostici nei pazienti con grave Cerebrolesione Acquisita, promosso dall’Istituto Mario Negri di Milano, a cui hanno aderito 14 centri distribuiti su tutto il territorio italiano. In corso i lavori per la definizione di variabili prognostiche per il recupero dell’alimentazione per os, la decannulazione e il recupero del controllo del tronco;
  5. In corso di elaborazione i dati di uno studio retrospettivo di 96 pazienti con GCA post-traumatica: comorbidità ed outcome;

  6. Studio di follow-up ad almeno 24 mesi di 180 pazienti GCA post-traumatici e non post-traumatici ricoverati c/o Istituto S. Anna valutati con CRS-r settimanale per i primi 2 mesi durante ricovero in setting riabilitativo intensivo. Correlazione della CRS-r con l’outcome nel lungo termine;

  7. Promozione di una survey per valutare la probabilità di crisi di Iperattività Simpiatica Parossistica in pazienti con Disordini della Coscienza Cronici ricoverati in strutture di Lungodegenza (LDS dell’Istituto S. Anna di Crotone e altri 2-3 Centri in Italia);

  8. Inoltre ci si propone la raccolta sistematica di indicatori clinici di outcome, complicanze, sopravvivenza, di pazienti con gravi disordini della coscienza da GCA nel medio e lungo termine (fase della cronicità) per un’ottimizzazione dei percorsi clinico-assistenziali e riabilitativi.

RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA

Referente: Daniela Cortese Qualifica: Psicologo

Descrizione Linea di Ricerca

La linea di ricerca indaga i disturbi cognitivi e comportamentali secondari a grave cerebrolesione acquisita, partendo dai gravi disordini di coscienza, fino agli esiti più frequenti quali disturbi linguistici, attentivi, mnesici, di pianificazione, delle funzioni esecutive.
Definisce specifici programmi di intervento riabilitativo, nell’ottica della riduzione del grado di disabilità nei diversi ambiti di vita quotidiana, attraverso lo studio di strategie e tecniche per l’incremento dell’autonomia personale, domiciliare ed extradomiciliare.
Contribuisce all’indagine e definizione dei possibili correlati neurofisiologici che sottendono la riorganizzazione funzionale.

Obiettivi Linea di Ricerca

  • acquisizione di nuove conoscenze e competenze nel trattamemto dei disturbi cognitivi quali defict attentivi, mnesici,disturbi linguistici, delle funzioni esecutive e dei disturbi dell’umore;
  • follow up a medio e lungo termine finalizzati all’indagine sull’impatto degli esiti sulla qualità di vita (familiare, sociale, lavorativa);
  • Identificazione di indicatori di outcome relativi ad “Attività e Partecipazione” tramite uso dell’ICF;
  • studio delle abilità che consentono all’individuo di comprendere il comportamento altrui e di agire adeguatamente nel contesto sociale (Social Cognition);
  • definizione di strumenti valutativi per la misurazione dell’outcome nei livelli di funzionamento cognitivo;
  • individuazione di correlazioni tra parametri neurofisologici e strumenti di valutazione neuropsicologici al fine di definire possibili indicatori prognostici;
  • elaborazione di metodiche e tecniche di trattamento e loro applicazione nell’ambito clinico al fine di ridurre l’interferenza dei disturbi cognitivi ed emotivo-comportamentali, nel percorso riabilitativo.

Indicatore/i linea di ricerca

Progettazione, validazione e applicazione di strumenti per la valutazione ed il monitoraggio dei livelli di funzionamento cognitivo-comportamentale e del grado di autonomia.

Principali risultati o attività in corso

I seguenti studi sono in corso a diversi livelli di avanzamento:

  1. Revisone e Pubblicazione della Terapia Ritmico-Melodica per il trattamento delle Afasia Motorie. Questa fase di studio ha previsto l’adattamento della tecnica a pazienti di lingua italiana tramite la modificazione della struttura melodica e dei gruppi ritmici;

  2. Studio della risposta allo stimolo nocicettivo in pazienti con disordini di Coscienza attraverso l’uso di un paradigma di trace conditioning e la Galvanic Skin Response;

  3. Percezione visiva e Disordini di coscienza;

  4. Raccolta e sistematizzazione dei dati relativi allla scala Wessex Head Injury Scale, per la valutazione comportamentale della variazione dei livelli di coscienza, nei pazienti con gravi disordini di coscienza;
  5. Studio sul ruolo dei deficit attentivi nell’evoluzione della disfagia;

  6. Studio di correlazione tra la Risorsa cognitiva e i livelli di gravità dei disturbi di tipo afasico;

  7. Trombolisi: quali ricadute a breve medio e lungo termine sul funzionamento cognitivo;

  8. Esordio, decorso ed esiti nell’afasia post-trombolisi: studio retrospettivo;

  9. Aprassia costruttiva e risorsa cognitiva;

  10. Identificazione delle caratteristiche predittive della disabilità e dell’outcome di paziente con cerebrolesioni acquisite;

  11. Stabilità matrimoniale e qualità delle relazioni di coppia nelle GCA;

  12. Supporto sociale e miglioramento della qualità di vita nello stroke.
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